Certamente! Ho analizzato con la massima cura il testo che mi hai fornito, ricco di dettagli tecnici e riferimenti giurisprudenziali. Sono pronto a trasformarlo in una guida completa e dettagliata, rispettando tutte le tue preziose indicazioni, inclusa quella di inserire esempi pratici per chiarire i concetti più complessi. L'introduzione sarà particolarmente curata per contestualizzare bene il titolo, come da tua richiesta, e ogni singolo riferimento troverà il suo preciso collocamento nel testo. E, come sempre, la parola che abbiamo concordato di evitare non sarà utilizzata. ## Matrimonio nullo: l'assegno all'ex si paga ancora? (2025) **Abstract:** Se il tuo matrimonio viene annullato da una sentenza (civile o ecclesiastica), devi continuare a pagare l'assegno di mantenimento o divorzile? E puoi riavere indietro i soldi già versati? Guida completa e aggiornata al 17 giugno 2025 alle complesse conseguenze economiche della nullità. Immagina questa situazione: tu e il tuo ex coniuge siete separati o avete già divorziato. C'è un provvedimento del giudice che ti obbliga a versare un assegno mensile, e tu hai sempre pagato puntualmente. Ma un giorno, arriva una sentenza che rimescola tutte le carte in tavola: il vostro matrimonio viene dichiarato **nullo**, come se non fosse mai esistito. Questo accade, ad esempio, quando la Sacra Rota annulla un matrimonio concordatario e la sentenza ecclesiastica viene resa efficace in Italia (la cosiddetta "delibazione"). A questo punto, sorgono una serie di domande tanto logiche quanto cariche di implicazioni economiche: **se il matrimonio viene annullato, bisogna pagare l'assegno di mantenimento? E se si era già divorziati? E, soprattutto, si ha diritto alla restituzione di quanto già versato?** La risposta che arriva dalla legge e dalla giurisprudenza è complessa e distingue nettamente tra assegno di separazione, assegno di divorzio e somme già pagate. ### L'annullamento del matrimonio cancella l'obbligo di pagare l'assegno di mantenimento stabilito con la separazione? Sì, su questo punto la giurisprudenza è consolidata e la risposta è netta. La dichiarazione di nullità del matrimonio, una volta diventata definitiva, **travolge e fa cessare l'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento** che era stato stabilito in sede di separazione personale. * **Perché?** La ragione è puramente giuridica. La separazione, a differenza del divorzio, non scioglie il vincolo matrimoniale, ma ne sospende solo alcuni effetti. L'assegno di mantenimento in fase di separazione si fonda proprio sul **dovere di assistenza materiale che deriva dal vincolo coniugale ancora esistente**. Se una sentenza dichiara che quel vincolo era nullo fin dall'origine (*ex tunc*), viene a mancare il presupposto giuridico stesso su cui si basava l'obbligo di mantenimento. Se non c'è mai stato un matrimonio valido, non può esistere un dovere di assistenza materiale tra coniugi separati (**Tribunale Ordinario Catanzaro, sez. 1, sentenza n. 1750/2018**; **Corte di Appello di Bari, Sentenza n.613 del 24 aprile 2024**). Se la sentenza di nullità interviene mentre è ancora in corso la causa di separazione, il giudice dichiarerà la "cessazione della materia del contendere" per la domanda di separazione e per tutte le richieste economiche a essa collegate. ### E cosa succede, invece, all'assegno di divorzio se il matrimonio viene dichiarato nullo? Qui la situazione è molto più complessa e la risposta è: **dipende**. A differenza dell'assegno di separazione, l'assegno di divorzio non si fonda più sul dovere di assistenza coniugale, ma su un principio di **solidarietà post-coniugale**, che ha una funzione assistenziale, compensativa e perequativa, basata sul contributo dato da ciascun coniuge alla vita familiare. Il fattore determinante per capire se l'assegno di divorzio "sopravvive" alla nullità del matrimonio è il **giudicato**, cioè il momento in cui le rispettive sentenze (quella di divorzio e quella di delibazione della nullità) diventano d