Dopo anni di sgarri alimentari, allenamenti cominciati di lunedì e abbandonati già al martedì, finalmente ho raggiunto il fisico dei miei sogni. Addominali scolpiti. Spalle larghe. Persino il collo ha deciso di collaborare. Tutto grazie a una promessa fatta anni fa al mio gatto. Gli avevo detto: “Giuro che un giorno avrò il fisico da calciatore. Uno vero, tipo Cristiano Ronaldo, o Walid cheddira O almeno tipo… E lui mi fissava. Con quello sguardo da “non ce la farai mai, umano. Adesso porta i croccantini.” E io niente, ci ho creduto. Mi sono alzato ogni mattina alle 6. Mi sono nutrito di pollo bollito e frasi motivazionali. Ho rinunciato a pizza, lasagne, e alla gioia di vivere. E ora, guarda qui! Sono un tempio greco! Ma il gatto… è morto. Se n’è andato prima di vedermi con il six-pack. E sai qual è la beffa? L’ho pure sognato l’altra notte. Mi guardava dall’aldilà con la solita faccia da snob e miagolava: “Bravo… ma le gambe ancora secche