Ne ho scritte di lettere in vita mia ma non ne avevo mai scritta una a qualcuno che non è mai fondamentalmente esistito. Eppure questa non-esistenza esiste e persiste ancora dentro di me, come se non avesse mai davvero lasciato il mio corpo a tal punto che mi basta sentire una canzone come questa per pensare così intensamente a te. Ma ho cercato di non pensarci, infatti non mi capita quasi mai di parlarne e se a volte ne parlo lo faccio sorridendo falsamente concludendo con quel fatidico “si ma non era niente alla fine” al quale non credo nemmeno io. Perchè quel “niente” per me e per qualcun’altro era TUTTO. E quindi eccomi qui, dopo anni a sentirmi ancora legata incredibilmente a qualcosa che fondamentalmente non esiste. Ma è esistita, c’era, era dentro di me. Non l’ho cercata, eppure è arrivata. Succede. Non ci credevo ma è vero può succedere che CAPITI. Perché in un solo mese, in trenta giorni quante possibilità c’erano che potesse capitare? Bassissime. Eppure? Eccolo li. Quel puntino luminoso che ci ha inizialmente tanto spaventato per poi illuminare tutte le nostre vite nonostante fosse così piccolo piccolo piccolo. C’era, io lo sentivo. Eri lì. Eri mio, SOLO MIO… e nessuno poteva portarti via da me.. credevo. La vita mi ha dato tanto e mi ha anche tolto tanto in un solo strappo e fino a prima di te ho sempre detto “GRAZIE vita, perché è sempre stato di più ciò che mi hai dato rispetto a ciò che mi hai tolto”. Ma stavolta non so per quale assurda ragione… forse sarà uno dei perché che io non smetterò mai di chiedermi in vita mia.. così come ti hanno donato a me come un regalo inaspettato così altrettanto inaspettatamente il destino ha deciso di strapparti via dal mio essere. Tu non c’eri più. Tu non eri più mio. Tu non eri più niente. Io ho deciso di tenerti anche quando tutto sembrava così improvviso e più grande di me, non ho esitato nemmeno un secondo eppure il destino ti ho portato lo stesso via da me. “Succede” “Capita spesso” “Ma che sarà mai. Era solo un puntino” mi sono aggrappata a queste parole e sono andata avanti come se non fosse mai successo niente e ho obbligato a chi mi era intorno a fare lo stesso. Non ho mai realmente sofferto il dolore della tua perdita. Ti chiedo scusa per questo. Non volevo rinnegarti è che non ero in grado di metabolizzarlo. Non lo sono tutt’ora forse. Dopo di te, non ho mai più voluto altri “te”. Perché io ero destinata a te. Perché io ero tua e tu eri mio, ci eravamo scelti. Non sono ancora pronta ad andare avanti, mi sento che sarebbe come tradirti. Mi passerà. Forse no. Per ora non m’importa. Mi piacerebbe dirti il contrario ma dopo di te non ho combinato niente di buono lo sai? Ho fatto tutte scelte sbagliate nella mia vita, tutto ciò che facevo era autodistruttivo. Ero caduta in un tunnel bruttissimo, in uno dei peggiori eppure però ne sono uscita e ho dedicato quelle poche vittorie che ho avuto nel corso di questi anni a te. Ho anche visto tanti bei posti e in ognuno di quelli ogni alba e ogni tramonto io l’ho sempre segretamente dedicato a te. Chissà come sarebbe stato se tu non mi avessi mai lasciata, voglio che tu sappia che io non lo avrei MAI fatto. Chissà come sarebbe stato se tu fossi restato con me forse non avrei preso tutte quelle brutte scelte. Chissà come sarebbe stato se tu oggi fossi qui con me. Chissà come sarebbe stato se… Firmato, la tua mamma per sempre. 🤍