Le microspie degli inquirenti registrano la rabbia dei membri della famiglia prima del funerale. La Prefettura ora dovrà decidere sulla scorta al Pm Storari che si occupa delle indagini Intanto dall'inchiesta emergono retroscena inquietanti. Dalle intercettazioni della squadra Mobile e della Guardia di finanza di Milano poche ore dopo l'omicidio di Antonio Bellocco, rampollo del clan di Rosarno ucciso a coltellate da Andrea Beretta, emerge la sete di vendetta del clan calabrese. A chiedere altri morti è la suocera, Emanuela Gentile, che si rivolge al fratello minore della vittima. Entrambi, insieme a altri familiari, sono arrivati dalla Calabria subito dopo il delitto. La donna, intercettata nell'abitazione di Cernusco sul Naviglio, dice: "...Berto non ti rassegnare...E dove ti rassegni, e dove?... che ho la rabbia per davvero, ti giuro...devi andare a combinare lo sai che?...devi combinare una strage, ce l'ha tolto davanti un giovane di figlio senza un perché...senza un perché". Parole che lasciano presagire, secondo gli inquirenti, una possibile risposta del clan contro Beretta o la sua famiglia.